sabato 30 dicembre 2017

SCHEDE DIDATTICHE DEGLI AGGETTIVI SINONIMI

La sinonimìa (dal greco synōnymía, «comunanza di nome») in semantica indica la relazione che c'è tra due lessemi che hanno lo stesso significato. È dunque la relazione opposta all'antonimia.

Il riconoscimento di sinonimi può essere guidato dal criterio della sostituibilità, ma la sostituibilità assoluta di due parole non è accettabile. Il rapporto significato, significante e referente extralinguistico è unico e irripetibile singolarmente solo per ogni parola.

Gli aggettivi vengono tradizionalmente divisi in due classi:

aggettivi qualificativi (forte, "grande", bello, rettangolare, parco, goloso, giallo, vecchio etc);
aggettivi determinativi o indicativi, che specificano il nome su piani diversi da quello qualitativo e si dividono a loro volta in:

aggettivi possessivi (mia, vostre, suo etc);
aggettivi numerali (cardinali: due, trentatré etc; ordinali: primo, quarantatreesimo etc);
aggettivi dimostrativi (questo, quello etc);
aggettivi indefiniti (alcuni, tutti, nessuna, pochi etc);
aggettivi interrogativi ed esclamativi (quale?, quanti?, quale gioia!, ma che onore! etc).

Gli aggettivi qualificativi esprimono una specifica qualità del nome cui corrispondono: aspetto, colore, forma, grandezza, ma anche qualità morali o intellettuali.
I determinativi rinviano piuttosto a nozioni quali quelle di appartenenza o di quantità (definita o meno) o, ancora, hanno funzione deittica.

I qualificativi sono una lista "aperta", cioè indefinitamente dilatabile, secondo il principio della produttività delle lingue, mentre i determinativi sono una lista "chiusa".

L'inserimento tra gli "aggettivi" di alcune di queste categorie è per molti versi convenzionale, in quanto numerali, indefiniti e interrogativi hanno diverse caratteristiche proprie che, in linguistica generale, ne fanno delle categorie distinte dall'aggettivo. Per esempio, in italiano tendono a porsi sempre prima del nome (come i determinanti). Se preceduto da un artticolo determinativo l'aggettivo diventa sostantivo (definito aggettivo sostantivato), ad esempio: l'inconscio.

L'aggettivo, in rapporto al nome, può avere due funzioni:

attributiva quando si unisce direttamente al nome
predicativa quando, in un predicato nominale, costituisce la parte nominale, congiunta al soggetto dalla copula.


Fonte WIKIPEDIA 


SCHEDE DIDATTICHE DEI SINONIMI

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